Rispondo al prof. Roberto Burioni sulla ipotetica epidemia dalla NIgeria.
Egregio professor Burioni, ho letto il suo articolo in cui semina la paura delle epidemie che potrebbero giungere a noi dall'Africa e trovo i suoi argomenti semplicemente ridicoli e grottesc hi. La sua è pura strategia del terrore e francamente mi domando se lei sia essenza del male o se si tratti solamente di incoscienza e incompetenza. Lei è laureato ed è un noto medico. Io ho la licenza di scuola media inferiore,... ma so leggere... e osservare. La invito a leggere quello che tanti suoi illustri colleghi e tanti storici della medicina e giornalisti scientifici hanno documentato della storia degli ultimi 300 anni e delle curve della mortalità e morbilità comparate della varie affezioni che hanno flagellato i popoli nei vari periodi in cui si evince che le terribili situazioni igieniche sanitarie, abitative, lavorative e sociali erano alla base delle epidemie e che in quei frangenti le vaccinazioni di massa sono state ininfluenti. Anzi, in quelle condizioni di vita, scoppiavano epidemie in cui i vaccinati morivano come mosche con punte percentuali di decessi tra i vaccinati che arrivavano sino al 90% (Vedi antivaiolosa...altro che vaiolo debellato dal vaccino)! Gli inglesi dovettero togliere l'obbligo vaccinale e iniziarono a lavorare su ben altri livelli come costruire le prime fognature, depurare l'acqua per uso civile ecc..
Per iniziare legga i libri; "Intossicazione da vaccino" di Fernand Delarue edizioni Feltrinelli e "Malattie Vaccini e la storia dimenticata" della dottoressa Suzanne Humphries Medico e Roman Bystrianyk studioso di storia delle malattie e dei vaccini, edito da Il leone verde.
Faccia anche un' altra cosa che io ho fatto tanti anni fa...vada in Africa a vedere come vivono nei luoghi dove la salute è bassa. Se crede, ci vada dopo aver fatto tutti i vaccini che ritiene opportuni e poi provi a vivere come vivono i bambini che ho incontrato io in Africa centrale per un periodo sufficientemente lungo e significativo e poi vendiamo se riesce a tornare in italia bello fresco e sano così protetto solo dall'immunizzazione artificiale (vaccinale). Io rifiutai ogni vaccino e nei quasi 70 giorni di permanenza in quei territori, presi cura di me stesso con metodi naturali tipici dei somari raglianti e con soddisfacenti risultati.
Sig. Burioni, torni a studiare. A suo dire sembrerebbe che tutto dipenda da batteri e virus e che null'altro possa influire. A mio parere, questa posizione non è affatto scientifica e posto che lei sia in buona fede e privo di conflitti d'interesse, la spiegherei solo come una dissonanza cognitiva e totale avulsione dalla realtà. Le attuali condizioni di vita dell'europa non possono consentire il ritorno delle epidemie di peste, vaiolo, polio e simili. Eviti per decenza di menzionare epidemie di polio in Olanda considerato che omette di dire al pubblico che la quasi totalità dei casi di polio degli ultimi decenni sia in USA che in EU sono stati ufficialmente ricondotti proprio al vaccino antipolio, come ammesso anche dai CDC - Centers for Disease Control and Prevention.
In oltre 30 anni che ragliando qua e la leggendo e andando a convegni ho incontrato molti medici dissidenti che mi hanno confessato che inizialmente erano totalmente a favore dei vaccini e ritenevano esaustivi i concetti che venivano passati ai loro corsi universitari e che il dubbio che fosse necessario indagare più a fondo sui vaccini è emerso solamente dopo aver incontrato moltissime persone che riferivano dei problemi insorti in seguito ai vaccini e soprattutto i danni a volte irreversibili che questi medici osservavano proprio sui loro stessi figli...i figli di questi medici! Tutti questi medici alla fine scoprirono che la formazione medica ordinaria non dava una completa e reale comprensione della situazione in fatto di vaccinazioni. Ma io dico; ma il medico, per aprire gli occhi deve avere proprio un disgrazia in famiglia? Cosa sta succedendo? Qui davvero qualcosa no va!
Professore, torni a leggere, torni a osservare, poi quando è pronto ci spieghi perché invece di lodarli e agevolarli fate la guerra ai vostri colleghi che si interessano con scrupolo dei danni da vaccino visto che il non arrecare danno con procedure mediche è, dovrebbe essere, uno dei principali obblighi professionali, deontologici, morali di chi pratica la professione medica soprattutto considerando che come riconosciuto anche dall'O.M.S. è ingente il numero di malattie iatrogene. Grazie.
Daniele Bricchi