sabato 29 gennaio 2022

SPAZIO DEDICATO A TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE COL METODO IGIENISTA NATURALE


Pubblichiamo le testimonianze perché sono utili a chi è in cerca di soluzioni ai propri problemi di salute; infatti conoscendo la storia direttamente narrata da chi l'ha vissuta in prima persona se ne trae spesso aiuto, apprendimento, stimolo, speranza e voglia di approfondire questo specifico approccio. Pubblicheremo tutte le testimonianze di guarigione ottenute col sistema igienista, ma limitandoci esclusivamente a quelle di cui siamo certi, provenienti da persone da noi conosciute personalmente, di cui conosciamo da vicino la storia. Chi desidera inviarci la propria, all'indirizzo: danielebricchi@hotmail.com , sappia che è necessario sia una testimonianza firmata e unita ad un riferimento di posta o telefono per chi volesse comunicare direttamente con voi, per i motivi di cui sopra. Le pubblicheremo sul nostro blog: http://igienismo-igienenaturale.blogspot.com/ Potrebbero anche apparire su altri siti amici e saranno inviate a chiunque ce ne faccia richiesta.
Daniele Bricchi 11/11/2011







Gennaio 2012

di Francesco Sturaro


Mi chiamo Francesco, ho 27 anni e vorrei portare la mia testimonianza di guarigione grazie all'igienismo. Innanzitutto vorrei descrivere brevemente la mia storia.
Sono cresciuto in una famiglia “tradizionale”, con un'alimentazione “tradizionale” onnivora, ovviamente perché tutti in famiglia pensavamo fosse la migliore, se non l'unica possibile. I nostri pasti erano sempre abbondanti e comprendevano un primo, un secondo di carne, contorni vari, frutta e dolce. C'erano anche molte verdure, sia cotte che crude. In particolare, io sono sempre stato molto ghiotto di qualunque cosa, soprattutto di dolci. Così tra un pasto e l'altro ero sempre alla ricerca di qualcosa in credenza e nel frigo. Insomma, sono cresciuto a merendine e gelati incarnando perfettamente la figura della “pattumiera vivente”. Sono comunque stato sempre lievemente sottopeso. Una volta cresciuto, ho cominciato a fumare sigarette e a bere alcolici, come la maggior parte dei miei coetanei. Ovviamente fin da piccolo ho subito a più riprese la violenza di svariati vaccini, come quasi tutti gli altri bambini della mia età. All'età di circa 12 anni, curandomi alcune carie, il mio odontoiatra di fiducia mi ha applicato tre amalgame al mercurio, installando una fonte tossica direttamente nella mia bocca. Fin dalle scuole elementari ho sempre sofferto di congiuntivite, dovendo di conseguenza assumere antistaminici quotidianamente da aprile ad agosto per diversi anni. Ho poi sviluppato alcune allergie come quella ai peli di gatto, alle graminacee, alla polvere e ad alcune muffe che si trovano nelle piantagioni di uva. Fino ai 25 anni non ho sofferto di patologie particolarmente invalidanti. Da qui in avanti sono cominciati i problemi, esattamente tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009. In questo periodo ho cominciato ad ammalarmi sempre più spesso con febbroni da cavallo e continui attacchi gastrointestinali. Il mio livello di energia è sceso rapidamente fino a diventare quasi come uno zombie. Accusavo sintomi tra cui una forte e persistente astenia, apatia, nausea, bruciori gastrointestinali sempre più forti, difficoltà a digerire, intolleranze alimentari, mal di gola perenne, placche alle tonsille, ventre costantemente gonfio come quello di una donna incinta, confusione mentale e amnesie (molte volte non ricordavo il codice del bancomat), difficoltà di concentrazione, umore sempre basso, difficoltà a dormire. Tutti i malesseri menzionati erano molto accentuati dopo i pasti. A ciò si è aggiunto un principio di MCS, la sensibilità a tutti gli agenti chimici presenti nel cibo lavorato industrialmente e in tutti i prodotti dell'industria dai profumi, deodoranti, vestiario, prodotti per la casa, gasolio dell'auto, etc. Tutti i malesseri menzionati erano molto accentuati dopo i pasti. Inizialmente ero convinto che fosse una cosa passeggera, dovuta soprattutto allo stress degli esami all'università e dal lavoro. Questa situazione si è protratta fino ad agosto quando ho deciso di abbandonare temporaneamente il lavoro per dedicarmi completamente agli studi. La situazione non è però migliorata. Dalla fine del 2009 ho cominciato a passare da uno specialista all'altro senza mai trovare il bandolo della matassa. Sono stato dal gastroenterologo, dall'allergologo, dal medico internista, oltre che dal medico di base. Questi sosteneva che avrei dovuto assumere dei tranquillanti, cosa che peraltro mi sono sempre rifiutato di fare. Ho effettuato anche una serie infinita di esami del sangue e specialistici, tra cui test delle intolleranze alimentari e il test della celiachia.
Prima di approdare all'igienismo avevo comunque effettuato una ricerca sui danni causati dalle amalgame dentarie al mercurio e a cavallo tra marzo e giugno 2010 ho effettuato la rimozione protetta delle stesse. Ho riscontrato alcuni benefici ma i miei problemi persistevano.
Compreso che la medicina convenzionale non poteva più essermi d'aiuto, ho cominciato una ricerca su internet, capendo che il mio corpo era fortemente intossicato e che quindi avrei avuto bisogno di disintossicarlo. Da qui all'igienismo il passo è stato breve. Ho appreso che avrei dovuto effettuare un digiuno piuttosto lungo per smaltire anni di maltrattamenti al mio organismo e di abitudini sbagliate, oltre che il veleno derivante dalle otturazioni di cui ho detto poco fa.
Ed è stato così che ho preso contatto con Daniele, il quale mi ha concesso la possibilità di effettuare un digiuno di 10 giorni che si è svolto a Piacenza nel gennaio del 2011. Al digiuno sono seguiti altri 10 giorni di rialimentazione a sola frutta.
Al termine del soggiorno Daniele ha messo a punto una strategia igienista che ho seguito nei mesi successivi e che tuttora seguo e che mi ha permesso di tornare a vivere. La strategia prevedeva: ripristino del ritmo sonno-veglia cercando di dormire prima della mezzanotte ed alzandomi presto la mattina, stare all'aria aperta, masticare bene, non bere durante i pasti, eliminare tutti i cereali ed il cibo cotto adottando un regime crudista al 100% per un dato periodo. Poi era prevista una progressiva reintroduzione dei vari alimenti dando la precedenza prima ai cibi crudi, poi alle verdure cotte, in seguito ai legumi, gli pseudo-cereali, i cereali senza glutine e i cereali con glutine.
Inoltre, era prescritta una particolare attenzione alle combinazioni alimentari, che tuttora seguo quasi alla lettera.
La mia ripresa fisica è stata molto lenta. Inizialmente faticavo ad avere una buona energia e a metter su peso.
Con il passare del tempo, e con la reintroduzione di sempre maggiori alimenti, la mia ripresa ha subito un'accelerata. Un ruolo cruciale, a mio avviso, nella mia ripresa, è stato l'occhio di riguardo avuto nei confronti dei campi elettromagnetici, come prescrittomi da Daniele. Infatti, la mia strategia personalizzata, prevedeva che avrei dovuto sbarazzarmi di tutte le fonti elettromagnetiche presenti perlomeno nella mia stanza da letto e così feci, spostando in altre stanze il computer, la televisione e il cellulare. Nell'ufficio in cui lavoro mi sono accorto della pericolosità dei campi e.m. sviluppati dai computer portatili quando essi sono in modalità di ricezione wi-fi. Infatti, lavorando al notebook stavo malissimo, presentando un aggravio della sintomatologia che avevo solitamente. Dopo una giornata di lavoro, in pratica, mi sentivo molto stanco e con la testa confusa e pesante, e mi tornavano quei fastidiosi quanto inspiegabili mal di stomaco. Facendo uno più uno, ho dedotto che fosse il notebook e da allora ho sempre cercato di evitarlo, prediligendo lavorare al pc fisso che non mi provoca tali fastidi. A conferma di tutto ciò, inoltre, anche il fatto che con il notebook di casa in modalità wi-fi i malesseri mi ritornano. Mi sono accorto, inoltre, che i medesimi problemi me li da anche il telefono cellulare quando è in modalità internet, mentre quando è in modalità telefono non mi causa fastidio (ciò non vuol dire che non emetta campi elettromagnetici pericolosi).
Questi fastidi sono dovuti, secondo me, a dei residui di metalli pesanti e tossine nel mio tratto gastrointestinale, che in presenza di campi e.m. danno tali tipi di problematica.
Ora è passato un anno esatto dalla mia esperienza igienista e devo dire che i miglioramenti sono stati sostanziali. Ho sempre un ottimo livello di energia, i sintomi che avevo sono praticamente tutti spariti. Devo sempre stare molto attento alle combinazioni alimentari altrimenti le difficoltà digestive che avevo si ripresentano. Ma sopratutto ho imparato ad ascoltare il mio corpo, a capire di cosa ha bisogno. A come comportarmi quando si presenta qualche crisi eliminativa.
Negli ultimi mesi, per consolidare i risultati ottenuti ho effettuato la cura dell'uva per 7 giorni oltre a un altro minidigiuno di 2 giorni.
Sono consapevole che la strada che devo fare per giungere ad uno stato di salute ottimale è ancora lunga, ma mi rendo conto che il miglioramento è costante e progressivo.
A conferma del mio stato di energia il fatto che il giorno di S. Stefano, mentre parenti e amici si riprendevano dai bagordi dei pranzi di Natale, io ho fatto 25 km sugli sci da fondo e il primo giorno dell'anno alle ore 9 ero sui colli berici con la mia mountain-bike ad eseguire un percorso di 30 km.
Una considerazione che mi permetto di fare, riguarda l'aspetto psicologico del percorso igienista che ho seguito, che è stato fondamentale.
All'inizio ho incontrato diversi disagi e problemi nell'ambito sociale, per le scelte “strampalate che avevo fatto”. A casa per mia fortuna tutti mi sono molto vicini (ed anzi hanno risolto diversi problemi di salute utilizzando gli strumenti igienisti che ho apportato in casa), ma fuori non sempre le persone capiscono e quindi non sempre si ha la tranquillità di portare avanti le proprie scelte. Personalmente ho perso l'affetto della mia ragazza perché non credeva fermamente nella strada che ho intrapreso. Ma probabilmente è stato un passaggio obbligato nel mio percorso di guarigione e di crescita personale.
Infine, vorrei ringraziare pubblicamente daniele per avermi indicato la strada giusta e per avermi aperto la mente su un sacco di tematiche che non toccano solamente l'alimentazione ma anche altri aspetti della vita e della società.
Francesco Sturaro
Vicenza     
iosono.iam@outlook.it






Agosto 2010 -
Di Alessandro Zerlini
Nella primavera del 2008, quando avevo 61 anni, andando in montagna a fare delle escursioni, cominciò a manifestarsi nella minzione la presenza di sangue nell’urina. Poiché il fenomeno con il passare delle settimane diventava via via più intenso decisi di sottopormi ad una visita urologica: l’urologo mi diagnosticò la presenza di calcoli in vescica, che si formavano a seguito del ristagno di urina in vescica, a sua volta dovuto alla mia già purtroppo nota ipertrofia prostatica: tali calcoli, per i sobbalzi del corpo durante le discese, urtavano la superficie interna della vescica molto vascolarizzata e producevano piccole perdite di sangue.
Per risolvere il problema lo specialista mi proponeva un intervento chirurgico sia sulla vescica, aprendola per eliminare i calcoli, sia sulla prostata, per eliminare il tessuto adenomatoso. Un secondo urologo, interpellato successivamente, sostanzialmente concordava col collega anche se la sua proposta era di procedere con modalità meno invasive, ossia per endoscopia, attraverso l’uretra. Alla mia domanda se fosse possibile eliminare altrimenti i calcoli, mi rispondeva che ciò era possibile solo in presenza di sali dell’acido urico, a suo avviso piuttosto improbabili nel mio caso.
Durante l’estate avevo la fortuna di espellere e recuperare un piccolo calcolo, simile ad una lenticchia, che all’esame si rivelava essere costituito da urato di calcio. Lo specialista mi suggeriva una cura, a suo dire laboriosa, che consisteva nell’assumere, tre volte al dì, un medicinale atto a portare in condizioni meno acide l’organismo e le urine, con un dosaggio da calibrare, di volta in volta, in base al pH urinario. Non gli passava nemmeno per l’anticamera del cervello di propormi di modificare la mia alimentazione in modo da renderla alcalinizzante, senza necessità di medicine e misure del pH.
Fortunatamente, sul finire dell’agosto affrontavo un breve digiuno (5 giorni solo con acqua, seguito da alcuni giorni di opportuna ripresa dell’alimentazione) presso l’abitazione di Daniele Bricchi a Verogna, sull’Appennino piacentino. Successivamente adottavo una alimentazione quasi esclusivamente vegetaliana e dopo circa tre settimane i calcoli, opportunamente ridotti ed arrotondati, cominciavano ad uscire senza alcun problema. In una settimana il problema era completamente risolto e non si è più ripresentato.
Voglio esprimere la mia gratitudine a Daniele per l’assistenza che mi ha prestato, la sua competenza e disponibilità ma soprattutto per la sua onestà
Alessandro Zerlini
zerlini@libero.it





Testimonianza di una guarigione igienista pervenuta il 16/03/2011
di Elisa Garibaldi
Sono una ragazza di 28 anni. Da quando avevo 8 anni, soffrivo di emicranie fortissime con conati di nausea e vomito, tipo mal di mare o mal d’auto. Dodici ore al giorno di questa tortura…naturalmente non potevo stare in piedi, ma a letto e al buio a vomitare e tutto ciò si verificava venti giorni al mese. Ero imbottita di farmaci…tutti i giorni prendevo l’ Auradol , un triptano che mi alleviava il dolore dopo due ore e mi lasciava stremata da non potermi alzare da letto per 24 ore… una vita da incubo…stavo più o meno bene solo tre o quattro giorni al mese…ho provato di tutto…tutti i medici mi han sempre detto che non ci si poteva far nulla se non con terapie medicinali coi triptani ancora più forti dell’Auradol che già mi distruggeva… per colpa dei farmaci e del continuo star male inoltre ero sempre più depressa e piena di fobie…attacchi di panico…ho provato anche numerose terapie con integratori e piante medicinali…ma il risultato era sempre un leggero sollievo all’inizio della cura e poi la situazione era come prima…ho provato agopuntura, kinesiologia, fitoterapia, omeopatia, fiori di bach… ma niente… finchè un giorno (l’anno scorso) disperata all’inverosimile…lessi un libro vecchio che aveva mia madre in casa da anni… “Ho vinto il mio cancro. Storia di una guarigione per mezzo della medicina naturale” di Monique Couderc… il libro in questione tratta di una donna che scoperto il cancro, decise dopo varie peripezie di andare alla clinica Shalimar per digiunare come metodo terapeutico e di guarigione. Scoprì che cambiando lo stile di vita e il proprio modo di pensare…sarebbe potuta guarire… e con l’assoluta convinzione che sarebbe guarita…guarì…
Io feci un’esperienza simile… prima lavorai sul modo di pensare…grazie ai libri di Louise Hay… e proprio grazie a Louise Hay…mi avvicinai alla guarigione e quindi all’”Igienismo”… Dopo la lettura del libro…feci una ricerca su internet e dopo un po’ di tempo…prenotai un soggiorno igienista da Daniele Bricchi vicino a Piacenza… Il cambiamento dallo stile di vita precedente a quello igienista non fu una passeggiata e nemmeno il digiuno…ma questo dipende dal grado di intossicazione di ciascun individuo… ora sono contenta…ho ancora ogni tanto qualche crisi emicranica, ma non ho più preso farmaci e integratori. Quando sto male di solito o digiuno o semidigiuno oppure utilizzo la respirazione o l’idroterapia…non ho parole…è tutta un’altra vita… ora vado a lavorare…non ho più passato un giorno a letto a star male…sono soddisfatta di ciò che faccio… mi sento una donna in gamba…e forte…perché sono riuscita a trasformare una situazione oscura e cronica che mi paralizzava la vita…e grazie all’ Igienismo e agli insegnamenti di Daniele Bricchi …ora posso vivere e sento di avere tutte le possibilità davanti a me…

Ps : se volete che vi racconti la mia storia individualmente oppure avete da chiedermi informazioni il mio indirizzo e-mail è ziaeli82@hotmail.com
oppure visitate il sito :
http://igienismo-igienenaturale.blogspot.com/
Buona guarigione a tutti ! :-)
Elisa Garibaldi









Testimonianza di guarigione igienista





di LUIGI DE LUCA 10/12/2010





Mi chiamo Luigi ho 35 anni e sono di Napoli.Prima di parlare dei vantaggi derivanti dall'applicazione dei principi dell'igiene Naturale e dei due digiuni fatti da Daniele Bricchi, vi espongo un po' la mia storia clinica.All'eta' di 8 anni, mi viene diagnosticata un "epatite B" e vengo ricoverato all'ospedale Cotugno per le malattie infettive per alcuni mesi con terapia a base di lassativi intestinali (Laevolac in primis).Uscito dall'ospedale, col passar degli anni non godo mai di una buona salute fisica, anzi.Soffro sempre di stanchezza e prendo sempre continuamente raffreddori, bronchiti, diarree, influenze stagionali che puntualmente "curavo" con farmaci prescritti dal medico curante o dall'epatologo che mi "curava" l'epatite.Nel 1999, vale a dire all'età di 24 anni, incominciai a soffrire di "cefalea muscolo tensiva" ovvero mal di testa cronici. Andando dal medico curante, mi prescrisse Nimesulide e Aulin da prendere quando avevo mal di testa di una certa intensità. Pero' pur prendendo farmaci stavo sempre peggio. Vado al Policlinico Federico II di Napoli al reparto di chirurgia maxillo-facciale e mi dicono e diagnosticano non solo la cefalea, bensì anche una malocclusione mandibolare e masticatoria a cui dovevo porre rimedio mettendo in bocca un apparecchio dentario chiamato Byte ..che porto per un anno e mezzo. In contemporanea a questa "patologia" mi viene diagnosticata un allergia stagionale ai pollini primaverili, in particolare alla parietaria che incomincio a "curare" su espresso consiglio dell'allergologo dell'Ospedale Monaldi con antistaminici del tipo Reactine da usare ogni giorno per circa 6 mesi all'anno a partire da marzo.Nel 2001, in seguito ad una visita andrologica son operato di varicocele sinistro in una clinica privata. Mi son operato in seguito ad accertamenti diagnostici a livello seminale che denotavano un "Azoospermia" e inoltre ecograficamente, a detta del chirurgo dovevo operarmi. Incomincio a soffrir di mal di schiena frequenti. Vado dall'ortopedico e mi dà Aulin, quale farmaco da prendere per il mal di schiena e inoltre mi dice di iscrivermi a un corso di nuoto, che pratico dal 2002 al 2007.Pero' in quest'arco di tempo soffro di una salute fisica sempre più debole e instabile.Infatti oltre a soffrire di allergia primaverile, mal di schiena, mal di testa, prendo semprein maniera sempre più pesante influenze, raffreddori, bronchiti, che curo con relativi farmaci in aggiunta a quelli che già prendevo con una certa continuità.Inoltre sono un cliente fisso del dentista, per carie e problemi dentali e gengivali .Pur facendo nuoto mi sento un po' meglio ma le cose non migliorano, anzi incominciano iproblemi digestivi. Infatti in seguito ad un controllo dall'epatologo, mi dice di incominciare a prendere per problemi digestivi il farmaco Riopan.Inoltre incomincio ad aver problemi artrosici alla spalla destra. All'età di 30 anni già sofferente di artrosi alla spalla destra. Tal artrosi, a detta dell'ortopedico dovevo curare con siringhe di Artrosilene.Stavo sempre peggio. Anzi cominciavo ad aver più spesso frequenti diarree e mal di stomaco.Nel 2007 incomincio a soffrire di meteorismo, flatulenza intestinale e malassorbimento. Dopo una visita dal medico curante mi fu diagnosticato il "colon irritabile"...con qualche farmaco da prendere per l'occasione.Al colon irritabile si aggiungono problemi di equilibrio a livello del labirinto- Labirintite sinistra -,acufeni e insonnia con conseguenti vertigini e farmaci annessi da prendere del tipo Vertiserc prescritti a seguito di una visita otorinolaringoiatrica. Stufo della medicina ufficiale e dei maledetti farmaci incomincio a cercar qualche alternativa.Ho girato un po' per specialisti alternativi con relative visite e son stato anche per una visita gastrointestinale al San Raffaele di Milano; finché, su conoscenza di un amico, vado da un Omotossicologo del Policlinico Fed.II di Napoli che tratta farmaci Biologici e Opoterapici. Incomincia una cura alternativa fatta di flebo biologiche, integratori, vitamine, tre idrocolonterapie. Le cose incominciavano ad andar un po' meglio, pero' non avevo risolto ancora i miei problemi fisici, Anzi adesso seppur avevo allontanato i farmaci e la medicina ufficiale, pero' incominciavo ad esser vittima di integratori, lassativi intestinali alternativi e flebo biologiche che mi stavano abbassando sempre più la mia vitalità e salute fisica, ma anche mi stavano portando all'orlo di un fallimento economico.Da aggiungere che pur avendo qualche miglioramento, avevo perso 13 kili di peso, ed ero molto magro.Stanco anche di queste terapia alternativa decido di lasciar qualsiasi integratore e lassativo erboristico e vitamine.Da maggio 2009 fino ad oggi in cui scrivo la presente testimonianza, conosco l'igienismo e Daniele Bricchi.Incomincio a seguire i principi dell'Igiene Naturale e dopo circa un anno di alimentazione igienista, quasi crudista con alta quota di frutta, il 3 maggio 2010 faccio il mio primo digiuno idrico di 10 giorni, seguito da altrettanti giorni di rialimentazione da Daniele Bricchi nel paradiso di Verogna.
Daniele, con molta passione e impegno mi aiuta a capire che la salute, come insegna l'igienismo non dipende solo dalla nostra alimentazione, ma anche da tutti gli altri fattori indispensabili alla vita. Inizia così una sorta di rivoluzione generale del mio stile di vita.Ebbene da quel momento incomincio' la mia rinascita fisica.
Dopo il mio primo digiuno è seguito un secondo digiuno breve (5 giorni di sola acqua e altri 5 di rialimentazione fruttariana. Oggi dico grazie, grazie e ancora grazie all'Igiene Naturale e a Daniele Bricchi non son più dipendente da alcun tipo di farmaco e integratore.Inoltre la mia vita non solo e' migliorata, ma mi sento letteralmente rinato. Infatti tutti i miei malanni precedenti sono letteralmente scomparsi, cioè niente più:-Stitichezza;-Vertigini e problemi di equilibrio;-Acufeni;-Insonnia;-Mal di testa;-Allergia ai pollini;-Mal di schiena;-Artrosi alla spalla destra;-Gengive sanguinanti;-Meteorismo e flatulenza intestinale;-Mal di stomaco;-Influenza;-Raffreddori;-Bronchiti;-Diarrea;
Tuttavia, con questo programma, non avevo notato alcun beneficio per quanto riguarda un altro disturbo di cui soffrivo da un paio d'anni, che consisteva in un gonfiore prepuziale che non mi dava più una copertura del glande, e che mi aveva lasciato sguarnito il pene per quasi un anno (per l'esattezza fino al 22 giugno 2011).Ebbene,in novembre 2010, dopo un’accurata visita andrologica gli specialisti medici diedero la seguente testuale diagnosi:“Parafimosi non riducibile, con intervento di circoncisione da eseguire prontamente!”Nel corso della stessa visita ci fu anche un’ecografia testicolare, da cui risultava lo stato ottimale di entrambi i testicoli (niente ernia, niente varicocele, niente idrocele, niente lesioni focali).Contattai nuovamente Daniele(già mio coach igienista da quasi un anno) ,e mi disse che nella simbologia del corpo, sospettava che vi fosse necessita di “riconoscere” quella parte del corpo che forse avevo in qualche modo trascurato, che nella sfera emozionale, probabilmente vi erano aspetti di vita da considerare, mi incoraggiò a trovarmi delle amiche, di intraprendere attività socializzanti, di cercarmi una fidanzata, di non escludere la possibilità di praticare un po' di masturbazione e bagni derivativi e detox al basso ventre senza ricorrere a nessun intervento chirurgico.
Questo era solamente da aggiungere al programma igienista personalizzato che Daniele mi aveva raccomandato.Mi consigliò di seguire rigorosamente alcune norme igienistiche e di ricorrere, se serviva, anche ad accurati bagni detossificanti (che praticai subito).A questo consiglio aggiunsi una buona quantita' giornaliera di centrifugati di verdura e in special modo di carota ,sedano e ananas.Quasi un anno di grande impegno da quell'evento seguendo sempre i principi dell' igiene naturale e il 22 giugno 2011, grazie all’applicazione entusiastica di tutti i principi dell’igiene naturale, che sono Sole, Sonno (a letto alle 21.30 e sveglia alle 5.30), Respirazione (1-4-2 e 2-8-4), Attività Fisica all’aria aperta (camminate lunghe e corse che ho fatto ogni giorno), Alimentazione Crudista- quasi fruttariana, Emozioni Positive, Crescita Spirituale, Bagni frequenti al basso ventre e detox, con mia grande sorpresa e felicità sono riuscito a rinchiudere in mio organo di nuovo, con la più grande semplicità del mondo, il mio organo riproduttivo è ritornato alla normalità, per cui quell’intervento chirurgico non ci sarà né ora né mai.Il mio percorso e' sempre più in salita, sto recuperando pian piano anche il mio peso e ad oggi grazie all'Igiene Naturale e a Daniele Bricchi mi sento in una forma fisica a dir poco straordinaria che nemmeno da adolescente avevo.Infine sono a completa disposizione per chiunque voglia sentire la mia testimonianza di guarigione o conoscermi. Mi potete scrivere tranquillamente all'indirizzo mail: luigi025@virgilio.it
oppure visitate il sito :http://igienismo-igienenaturale.blogspot.com/
Buona Guarigione a tutti !!
Luigi De Luca









Sandrigo, 02 settembre 2011
Di Dino Bagnara

Mi chiamo Dino, ho 39 anni e vivo a Sandrigo in provincia di Vicenza. Sono operatore socio-sanitario in una comunità alloggio per disabili e quindi lavoro a turno. Nel tempo libero mi occupo di un mio giardino/orto sinergico e aiuto un mio amico nel suo orto semibiologico. Sono volontario in una bottega del commercio equo e solidale. Da tempo coltivo la passione per l’arte con la scultura astratta, creazione di bigiotteria e altro ancora. Provengo da una famiglia di formazione cristiana, ho 2 fratelli e 4 nipotine.
Da più di un anno frequento un’amica vegetariana che da qualche tempo è passata al veganismo. Nei nostri incontri e chiacchierate spesso ci siamo imbattuti su temi quali l’etica, la religione, la filosofia e le ripercussioni che hanno sulle nostre scelte di vita e di conseguenza su quella degli altri. Spesso mi ha parlato di come sono maltrattati gli animali soprattutto negli allevamenti intensivi, della moderna ricerca che si basa su esperimenti e vivisezioni animali per poi applicare le scoperte agli umani. Mi ha trasmesso il suo amore per gli animali quali nostri fratelli nel creato. Io, da principio ero dubbioso nei suoi confronti e quasi non la badavo. Infatti ero un classico mangiatore di carne, pesce, latte e latticini: quella persona costruita da spot pubblicitari, false credenze e insegnamenti. Circa 10 or sono, sono stato vegano per 2 anni più per motivi di salute che per motivi etici. Soffrivo di pruriti con forti rossori ed eczemi sulla parte alta del corpo: viso, collo, spalle e torace e disagi incredibili. Una volta superato il problema, gradualmente ho reintrodotto tutti gli alimenti tornando a vita comune e di peggio. Sono diventato presidente del G.G.M. ( Gruppo Grigliate Miste ), un gruppo locale mondano promotore di mangiate a base di carne e vini. Nonostante tutto la mia amica ha continuato a gettare semi nel mia mente tanto da cominciare a mettermi in discussione. Ho cominciato a capire quanto la carne in realtà faccia male: Male al nostro organismo e di conseguenza alla nostra Anima, Male in senso di disprezzo e oltraggio alla Natura privando la vita ad altre creature, Male come contributo alla povertà mondiale quale risultato della ricchezza e degli sprechi del sistema di vita dei paesi cosiddetti industrializzati ( e di cui faccio parte ).
Da circa 4 mesi sono vegetariano e da 3 sono passato a essere vegano. Da poco sono venuto a conoscenza, tramite nuovi amici vegani e che ringrazio moltissimo, della “Scienza della vita”, ossia l’igienismo. Ho tentato di inoltrarmi in questo nuovo mondo ( almeno per me ) leggendo tesine sul sito di Valdo Vaccaro e molta letteratura trovata sempre via internet poiché nelle comuni biblioteche non si trova un granchè di materiale sull’argomento. Ho pure ricercato il nome dei miei problemi su blog e libri e mi son fatto un’idea generale di come sono ben inserito nel “sapere e dogmi comuni”. Praticamente mi sono reso conto di mangiare le “schifezze” che mangiano tutti. Ma non voglio farla proprio drastica. Diciamo che da alcuni anni sono orientato a usare cereali integrali, pasta integrale e molta verdura sia cotta che cruda. La frutta fuori pasto. Non mancano però il bicchiere di vino a pasto e i dolci… il mio tasto dolente.
Senza tirarla per le lunghe voglio esporre il mio complesso quadro clinico.
Già sono nato con una sorta di intolleranza al glutine. A quel tempo i medici non si sono mai esposti più di tanto non potendo diagnosticarmi qualcosa di preciso. Erano concordi comunque che io soffrissi di un’intolleranza che fa parte di un ramo della celiachia. Poiché non assorbivo quasi niente di quello che ingerivo, con conseguenti scariche diarroiche, la pediatra del momento, insospettita, mi fece fare l’ opportuno esame. Da qui mi è stata prescritta una dieta senza glutine. In seguito i miei genitori sono stati consigliati di rivolgersi a un erborista pranoterapeuta ed iridologo. Per anni sono stato a dieta di riso integrale, pasta e biscotti deglutinati, verdure varie ma non tutte, mele, banane, decotti di erbe, preparati alle alghe e peccati vari come si fa da bambini. Intorno ai 7/8 anni ho cominciato a integrare altri alimenti fino ad assumerli tutti. Sono arrivato a mangiare di tutto compreso il pane, la pasta, la pizza come i comuni mortali ma i problemi intestinali, cioè di assorbimento, mi hanno sempre fatto “compagnia” durante la vita.
A 21 anni sono stato operato per una cisti sacro coccigea ( un ammasso di peli cresciuti all’interno della pelle avvolti da una palla di grasso grossa come un pugno ).
A 23, , mi sono state riscontrate granulocitipenia e ipogammaglobulinemia gravi. Nell’arco degli ultimi anni porto i globuli bianchi da un minimo di 1600 a un massimo di 3100 per ml cubo. Nel sistema immunitario sono scarse le immunoglobuline IgG e le catene leggere lamba. Sono stato scarso anche di piastrine. La diagnosi va dai termini neutropenia grave a immunodeficienza congenita. Negli esami delle urine le proteine risultano alte. I medici hanno provato a iniettarmi una sostanza chiamata FILGRASTIM per aumentare la conta granulocitaria periferica. A loro parere funzionava ma non hanno ritenuto rendermi dipendente vista le “mie buone condizioni cliniche” e per le quali non si danno una spiegazione valida.
Sempre a 23 anni sono risultato allergico a latte e latticini, carne bovina e olive. Non ho assunto tali “alimenti” per un periodo e poi li ho reintegrati gradualmente. Nel medesimo anno sono stato operato di ernia inguinale.
A fine del mio 24° anno d’età sono stato operato da un ascesso peritonsillare.
Raggiunti i 34 anni, oltre ai vari reparti frequentati ho conosciuto anche l’urologia. E’ comparsa una macroematuria tutt’ora presente. Tra i vari esami mi sono sottoposto a ben 2 ureteroscopie ( che non auguro a nessuno!). Sono stato rimbalzato tra ematologia e urologia, protraendo a mio avviso, continuamente le tempistiche senza aver capito, da parte dei medici, se il sangue proviene dagli ureteri o dai reni. Sono solo riusciti a dirmi che è compromesso solo uno dei lati con diagnosi differenziale tra nefropatia glomerulare ed uropatia di natura litiasica/mal formativa/neoformativa. Ero candidato alla biopsia renale e da quello che ho capito dall’igienismo lo sarò per la dialisi o per il trapianto ( cosa che vorrei evitare ). Per la giornaliera perdita di sangue, e quindi di ferro, ho cominciato ad avere dei mal di testa. Mi sono state prescritte dal medico bi base, delle pastiglie per reintegrare il ferro le quali dopo un po’ hanno cominciato a darmi fastidi allo stomaco. Da qui sono ricorso a delle capsule in erboristeria molto più accettabili.
Da quando è comparsa la macroematuria sono soggetto a una lieve cistite. Spesso ho la sensazione di spossatezza e di dover urinare anche se la vescica è vuota da poco tempo e mi capita soprattutto dopo attività con sforzo fisico. Un forte disagio provocato da questa patologia sono stati alcuni episodi di enuresi notturna.
Nello stesso anno un gastroenterologo ha riscontrato che produco pochi enzimi a livello pancreatico e quindi mi ha prescritto degli enzimi sotto forma di farmaco.
Da qualche anno, soprattutto nei mesi caldi, mi compaiono dei funghi cutanei sulla zona toracica. Da un anno ho 2 funghi nelle unghie del piede sinistro.
Ultimamente, quando pratico escursioni in montagna, accuso dolore alle ginocchia nel momento della discesa. A volte si presentano dei dolori artritici a livello delle parti laterali delle spalle e questo comporta minor potenza e resistenza muscolare nei comuni lavori.
Per finire, da circa 3 mesi ho problemi di vista, nel senso che accuso dei bruciori e mi pizzicano gli occhi, provocandomi lacrimazione e annebbiamento della vista ( già porto occhiali per miopia dalla seconda elementare ). Se sono in auto e sto viaggiando a volte sono costretto a fermarmi per qualche minuto. La forte luce solare di certe giornate o il brusco cambio da una zona in ombra o chiusa ad una soleggiata contribuisce a scatenare tali fastidi.
Da un po’ mi sono stancato di pregare i medici, non riscontrando dei benefici sia per il mio benessere che per quello del portafoglio.
Ho cercato di fare un riassunto delle mie “rogne” e spero di non annoiare con termini astrusi quanti leggeranno questo scritto. L’ho fatto soprattutto per me e mi sono reso conto di quanto ancora il mio corpo riesca ancora a difendersi da come l’ho maltrattato.
Dopo aver scoperto l’igienismo e cominciando ad ascoltare il mio corpo ( stupenda macchina vitale ) sto cercando di capire ciò che per noi è il naturale cibo, intendo quello adatto alla nostra fisiologia di razza umana.
Da 4 mesi non mangio carne e pesce. Sono passato in poco tempo da vegetariano a vegano. Ho eliminato anche l’alcool ( vini, birre, liquori ), caramelle e quasi tutti i dolciumi, thè, caffè, bevande in bottiglia, le spezie forti e quasi tutti i cibi in scatola o sottovuoto. Mangio molta frutta e verdure crude ma non sempre. Qualche cereale, pane e grissini integrali. Faccio uso dell’argilloterapia per via orale.
Quest’estate, sempre tramite vegani, sono venuto a conoscenza dei WWOOF e tra l’elenco ho trovato un piccolo progetto da destinarsi ad agricoltura biologica. Parlo di un’idea dell’igienista Daniele Bricchi il quale è desideroso di creare un villaggio ecosostenibile. Egli sta collaborando infatti alla ristrutturazione di un piccolo borgo a circa 700 m s/m situato a Verogna di Bettola in provincia di Piacenza. Si tratta di un complesso di case con murature di pietra e calce e legno per i solai e architravi. I tetti ancora esistenti sono creati con lastre di pietra.
Nella sua breve presentazione viene specificato che in famiglia sono vegetariani e vegani e che oltre a soggiorni lavorativi, ospitano e seguono persone che intendono fare dieta crudista, semi-digiuno con succhi di frutta e verdure o il digiuno idrico: tutti comunque disintossicanti. Io, avendo una settimana di ferie a fine luglio, ho colto l’occasione per contattare Daniele Bricchi e fissare un digiuno idrico assistito. Il mio primo obiettivo era di liberarmi dalla macroematuria alle urine che mi accompagnava da 5 anni. Essendo poca una settimana per un digiuno, dopo accordi presi telefonicamente e via e-mail ho seguito i suoi consigli preparatori: “ Coloro che hanno poco tempo per il post-digiuno, potrebbero fare la preparazione al digiuno a casa: 3 o 4 giorni prima del digiuno idrico, consumare pasti frugali igienisti, possibilmente mangiando solo frutta verdura cruda (meglio senza cereali e proteine concentrate), aggiungendo nel pasto delle verdure 200-300 gr. di porri, leggermente bolliti (solo per togliere il piccante, cioè l’olio di mostarda che risulta tossico), per pulire meglio l’intestino.
Uno o due giorni prima del digiuno, consumare, sempre con frugalità, solo frutta cruda, dando la preferenza a quella lassativa: prugne, pesche, arance, mele, kiwi, pere, ciliegie, more, meloni,ecc. (anche la frutta secca come uva passa, fichi secchi, albicocche secche ecc., immersa per 12 ore in poca acqua preferibilmente di sorgente) “.
Ebbene, il 25 luglio, già a digiuno dalla sera precedente e anche emozionato poiché non avevo mai affrontato un’esperienza simile, ho preso il treno a Vicenza per arrivare a Piacenza. Da qui ho preso l’autobus fino a Perino e l’ultimo tratto sono stato accompagnato in automobile. Qui ho avuto l’occasione di gettare le basi nella conoscenza di Daniele e di quello che mi aspettava. Arrivati al borgo da subito mi è piaciuto il posto. Una bella vista panoramica di monti e colline che abbracciavano i paesi sottostanti. La casa in cui sono stato accolto, un ambiente molto semplice e spartano, cosa che andava in sintonia con i miei ideali. La stanza in cui ho soggiornato, stava dietro la cucina; tutti soffitti bassi, finestre piccole, pavimento in lastre di pietra e 2 posti letto.
Sebbene ero partito documentato dalla lettura di articoli e di un libro sul digiuno, Daniele mi ha spiegato alcune regole base sul come affrontarlo e sui suoi effetti e possibili crisi eliminatorie le quali sono molto soggettive. Durante la mia permanenza avevo pieno accesso alla sua vasta letteratura. Ho approfondito concetti come la tossiemia, l’organicazione , la distinzione di cibi vivi da quelli devitalizzati ( e quindi privati di enzimi, vitamine, sali minerali, ecc. ), quali sono i cibi previsti dalla natura per la nostra fisiologia e quali sono da considerarsi non/cibi; le combinazioni alimentari ( come preparare i pasti e cosa evitare ); la pratica di coprire i sintomi delle malattie da parte della medicina attuale. Un’ altra cosa che ho capito è che l’igienismo non riguarda solo l’alimentazione ma è un modo, uno stile di vita. Contempla infatti lo stare all’aria aperta il più possibile tramite lavori di giardinaggio, passeggiate, esercizio fisico costante. Il permettere al nostro corpo bagni di sole, di aria, di acqua esponendo la maggior parte possibile della pelle. Il vestire con tessuti naturali e non trattati; l’evitare il più possibile ambienti contaminati e/o con aria viziata, i campi elettromagnetici. Limitare l’uso di cellulare, computer, Tv, radio; rispettare i ritmi naturali di sonno/veglia affidandoci più al sole che all’energia elettrica…ecc. Mi sono reso conto di come l’uomo è arrivato ad avere tante patologie e vivere nella costante malattia; di come sia usanza distruggere i cibi tramite cottura e trattamenti industriali vari se consideriamo che, se l’uomo è presente sulla terra da milioni di anni, solo da trecentomila usa il fuoco per cuocere gli alimenti. Ho fatto un percorso a ritroso nella storia chiedendomi come vivesse l’uomo prima di diventare stabile e coltivatore e allevatore di altre specie di animali, prima di imparare a cucinare e a mangiare carne, latte e uova altrui , prima dell’avvento di alcune religioni e filosofie, teorie e diete varie, prima dell’invenzione dell’energia elettrica e dell’avvento della tecnologia. Voglio lasciare comunque ad ognuno la voglia di ricercare, approfondire e sperimentare tali tematiche per poterne trarre le proprie conclusioni.
Oltre a brevi passeggiate al sole, ricordo di aver letto molto soprattutto i primi 2 giorni; poi mi mancava la concentrazione diventando sempre più debole fisicamente e mentalmente sia per mancanza di cibo che per l’insonnia che mi ha preso dalla prima notte. Allora mi è stato proposto di ascoltare delle conferenze in audio-cassetta sempre sul tema igienismo. Ne ho ascoltate ben più di 20! … e tutte interessanti! E poi ho sempre potuto confrontarmi con la vasta conoscenza di Daniele in ogni dubbio o curiosità che mi passava per la mente. Lui stesso mi diceva di sentirmi libero e ogni giorno mi chiedeva come andava. Per più notti ho sentito un dolore ai reni, soprattutto il sinistro: segno da parete dell’organismo di lavori in corso. Già prima del soggiorno e nei primi giorni dello stesso ho avuto delle eruttazioni, come di sostanze fermentate, dal cavo orale provocandomi un alito cattivissimo. Sempre a casa e nel secondo giorno a Verogna, durante alcune minzioni, tramite la spinta delle urine nel condotto urinario, sono usciti dei “grumi” di sangue scuro: una poltiglia di sangue misto a non so che altri elementi o sostanze. Io penso che siano usciti i microcristalli, o litiasi, i quali facevano da barriera ai glomeruli renali intasando il normale flusso e alterando il normale filtraggio delle sostanze. Fatto sta che da questi episodi l’urina è tornata, da color coca-cola che era ( e qui non esagero ) a un giallo paglierino. Di primo acchito non ci credevo poiché la macroematuria persisteva da 5 anni! Al terzo giorno, verso sera ho accusato un leggero mal di testa e la lingua ha cominciato a coprirsi di una patina bianca e ogni tanto accusavo un senso di vertigini. Nell’intero periodo il sudore era maleodorante. È stato un digiuno non solo dal cibo ma anche da Tv, radio, cellulare, impegni, pensieri. Mi sono regalato una settimana di ferie dove ho potuto ascoltare, una volta tanto, il mio corpo e dove ho potuto volergli un po’ più di bene rispetto alla “normale” vita. A fine soggiorno ho avuto una consulenza con Daniele il quale mi ha posto molte domande sul mio stile di vita e in questo modo ha potuto tracciare una strategia igienistica da seguire. Una volta tornato a casa ho seguito per un bel periodo il crudismo per poi reintegrare i cibi cotti ( verdure e cereali ). Vista l’importanza del sonno ( passiamo circa 1/3 della nostra vita dormendo ), ho rivoluzionato la camera in modo da orientare il letto a nord, ho tolto il più possibile parti metalliche, ho verificato ( e tolto ) eventuali presenze e fonti di campi elettromagnetici. Sto seguendo un programma di rimozione delle amalgame dentarie presso uno studio dentistico abilitato. Mi dedico di più al giardino/orto, pratico passeggiate, mi corico prima la sera, leggo più letteratura igienista, animalista e ….. molte altre piccole scelte quotidiane.
Con grande piacere posso dire di aver avuto più benefici di quello che mi aspettavo. Non solo è scomparsa la macroematuria, ma dal momento che ho cominciato a cambiare abitudini, soprattutto alimentari, non ho più avuto problemi di cistite, né di funghi al torace; i funghi al piede stanno regredendo, ho molto meno forfora, non più dolori artritici alle spalle e dolori alle ginocchia. La vista si è ristabilizzata. E non solo: non sono più dipendente da integratori di ferro e di enzimi.
Se anche ho ottenuto molti risultati voglio precisare che non è facile seguire un regime igienista. Occorrono molta volontà, autocontrollo e fermezza. Per mio conto sono ancora aggrappato a vecchie abitudini e ci vorrà un po’ di tempo per smaltirle. Oltre a poche conoscenze vegetariane e vegane e che quindi a mio parere possono essere già sulla via della Scienza della vita, mi sento ancora solo in certe scelte e ancora in formazione. Penso alle varie situazioni a casa di amici o in locali in cui mi si offre “bevande o cibi” e io a seconda delle situazioni devo mediare o rifiutare spiegando e quindi informando nel miglior modo il perché delle mie scelte e del modo più naturale in cui cerco di vivere. Dietro alle mie ancora grandi insicurezze e ignoranza, sento di dover divulgare quello di cui sono a conoscenza e che ho sperimentato personalmente nei dovuti tempi e modi. In questo senso sto allargando la mia conoscenza e preparazione in modo da affrontare serenamente discussioni, domande e provocazioni che sento saranno sempre più frequenti. Magari non diventerò un relatore da conferenza ma potrò essere un esempio con il mio modo di essere.
Concludendo voglio vivamente ringraziare Daniele Bricchi e la sua famiglia i quali, con la loro accoglienza e disponibilità, mi hanno trasmesso semplicità, energia vitale e voglia di mettermi continuamente in discussione.
Sono aperto per eventuali contatti. Il mio indirizzo è : Via Balcinelle n. 17 – 36066
Sandrigo (Vi) Tel. 333 8190117

Con affetto: Dino Bagnara


Testimonianza di guarigione pervenuta il 20/08/2013
di Sara
 

Ciao a tutti!
Vorrei condividere con voi la mia esperienza a casa di Daniele e raccontarvi i benefici che questo soggiorno ha portato nella mia vita.

La decisione è stata improvvisa.
Lo è stata così tanto che ho contattato Daniele il giovedì sera e la domenica pomeriggio ero già, armi e bagagli, a casa sua, determinata a portare avanti un digiuno di circa 15 giorni.

Conoscevo già le basi dell’igienismo o, meglio, credevo di conoscerle, avendo letto qualche libro in merito ed avendo avuto contatti precedenti sia con Valdo Vaccaro e sia con Carmelo Scaffidi.
Una delle cose che ho capito quasi subito è stata che ne sapevo in realtà molto meno di quanto avevo creduto!
Da Daniele ho avuto a disposizione libri, audio cassette e dvd che trattano di vari argomenti: di igienismo in primis, ma anche di alimentazione più in generale, di ecologia, di emozioni e anche di temi scottanti come la questione palestinese, il condizionamento delle masse, l’esistenza di Cristo, i fatti dell’11 settembre, ecc…
Vi starete chiedendo cosa c’entri tutto questo con un digiuno igienista.
C’entra e come perchè  tutto ciò che apre la mente e sradica convinzioni errate, di qualsiasi natura esse siano, rientra nella sfera dell’igienismo mentale.
Più si è liberi, senza paure, senza false credenze, senza emozioni bloccate, senza preconcetti e pregiudizi di alcun genere e più possibilità si avranno di vivere nel benessere psico-fisico.
Non crederete mica che si tratti solo di mangiare meglio, vero?!!

Ma veniamo al problema per il quale, dopo aver tentato varie strade nell’ambito della medicina naturale ed omeopatica, ho optato per un cambio di abitudini e di stile di vita.
Fin da ragazzina ho sempre avuto problemi alle ovaie, con micro cisti che ne ricoprivano le pareti.
Questo mi procurava cicli mestruali dolorosissimi che, spesso, mi bloccavano nel letto per un paio di giorni e sempre accompagnati da feroci mal di testa, nausea, dissenteria e mal di reni atroce.
Nell’ultimo anno era aumentato anche il flusso, molto più vicino ad un emoraggia che ad una normale perdita di sangue.
La cosa mi ha ovviamente preoccupata, sono andata a fare diversi controlli ed esami ed infatti mi hanno trovato i valori dell’endometriosi altissimi e una ciste delle dimensioni di cm 5x5 nell’avaio sinistro.
Mi sono state consigliate diverse “strade”, dalle punture omeopatiche nell’addome, all’asportazione della suddetta ciste, all’uso della pillola anticoncezionale.
Nulla mi convinceva fino in fondo e comunque, per natura, preferisco stare alla larga da medici e medicine!

Avevo letto molto sul digiuno terapeutico e ne avevo anche praticati due: il primo di tre giorni ed il secondo di sette.
Parlando poi con Daniele di queste esperienze, mi sono resa conto di averli portati avanti malamente, di averli interrotti in modo errato e di non averli “vissuti” con lo spirito giusto.
Va be’, ormai è andata…

Sotto la guida e con l’aiuto, i consigli ed il sostegno del Bricchi, ho iniziato questo percorso di guarigione, partendo proprio da un digiuno a sola acqua della durata di 15 giorni.
Posso parlarvi della mia esperienza personale, ma vi anticipo che non sarà mai uguale alla vostra.
Ognuno ha reazioni emotive e fisiche differenti in relazione ai malesseri fisici, mentali e spirituali contro i quali combatte.
Per me è stata un’esperienza unica e bellissima.
Il senso di fame è passato dopo  3 giorni ed i miei sensi hanno iniziato ad acutizzarsi dopo la prima settimana.
Mi sentivo più lucida e più presente.
Ho avuto episodi di mal di testa, nausea, tachicardia e dolori alle ovaie, ma non mi sono spaventata perché ero stata informata delle possibili crisi eliminative che avrei potuto avere.
Devo ringraziare di questo Luigi, un collaboratore di Daniele che mi ha raccontato in lungo ed in largo la sua personale esperienza (che trovate anche qui sul blog) preparandomi a quello che sarebbe potuto succedere e mi ha incitata e sostenuta durante tutto il periodo.
GRAZIE LUI! J

I 15 giorni sono passati velocemente o, almeno, questa è stata la mia percezione.
Ho poi ricominciato a nutrirmi con un frutto, sotto la stretta sorveglianza di Daniele che mi ha seguita passo a passo per un’altra settimana e mi ha poi fornito tutte le indicazioni per continuare da sola a casa il reintegro dei vari alimenti e la mia personale strategia igienista da portare avanti nel tempo.
Daniele vi seguirà  in modo impeccabile, rispondendo a tutte le vostre domande, colmando le vostre lacune, raccontandovi aneddoti di guarigioni e dandovi libero accesso a libri, audio cassette e filmati.
Diciamo che è un’enciclopedia igienista in carne ed ossa, ma è soprattutto una persona umile che cerca di aiutare gli altri a cambiare stile di vita per guarire e vivere nel benessere.
Ha fatto di ciò la sua missione e ci mette amore e passione.
Non fatevi ingannare dai modi un po’ bruschi, ma andate a fondo e scoprirete un essere umano meraviglioso.
Ne approfitto per ringraziare pubblicamente anche lui.
GRAZIE DANIELE! J

E veniamo alla conclusione di questa storia.
I miei cicli sono divenuti sopportabili, non devo più passare due giorni a letto e la mia cisti si è rimpicciolita notevolmente.
Ora è di cm 3x3.5 e sto continuando a lavorare per farla scomparire del tutto!

Il mio consiglio, per tutti quelli che vogliono intraprendere questa via, è quello di aprire la mente, lasciarsi alle spalle tutto ciò che avete imparato fin’ora sulla salute e sull’alimentazione e credere che si può guarire senza utilizzare farmaci o sottoporsi ad interventi chirurgici…anche se il vostro medico, la tv, le case farmaceutiche, i giornali, i libri, ecc… vi dicono il contrario!
Fate i San Tommaso della situazione, provate e ringrazierete voi stessi per il resto della vostra vita per esservi dati tale possibilità.
Vi abbraccio.
Sara.

 per contattare Sara indirizzo email:

  s.bonalumi@gmail.com



Testimonianza di guarigione dalla fibrosi cistica ricevuta da Enzo Spataro ad Aprile 2018
Buongiorno a tutti, la mia malattia era quella che nel ginepraio cialtronesco della nomenclatura medica è battezzata "fibrosi cistica" ma queste sono solo manovre di mercato a confronto della posizione igienista che ritiene che tutte le patologie abbiano origine dalla medesima causa: la tossiemia la quale si può sviluppare con i più svariati sintomi e a me, senza voler fare antipatici confronti con altre sofferenze, si è presentata nella maniera più atroce; l'asfissia respiratoria, per decenni sono vissuto costantemente sotto copertura farmacologica e come questa si affievoliva insorgevano immediate le crisi di soffocamento che contrastavo assumendo sempre farmaci, di quel passo con l'aumento progressivo dei farmaci di pari passo con la diminuzione della loro copertura temporale era logico pensare che sarebbe arrivato un certo punto nel quale non avrebbero fatto più alcun effetto e avrei avuto una morte atroce, avevo persino programmato che in prossimità di quel momento mi sarei procurato una pistola e mi sarei sparato alla tempia per evitare gli ultimi secondi di annaspamento che sarebbero potuti apparire interminabili.....
Quando ero ormai rassegnato al mio triste e tragico epilogo, nella primavera del 2011 all'età di 48 anni e con altrettanti alle spalle di danneggiamenti ed insulti al mio sistema immunitario ecco che avviene l'incontro con zio Franco, uno zio del ramo paterno 20 anni più grande di me che mi illustra la sua svolta vegana con simultaneo abbandono di 5 pillole che assumeva quotidianamente (pressione, prostata, colesterolo e altro che non ricordo) e che affermava di sentirsi in gran forma e mi invitò ad approfondire consultando siti come: Valdo Vaccaro, Arnold Ehret, ricerche che ho ampliato giungendo fino a Daniele Bricchi. Mio zio, non dovette fare nulla per persuadermi, fui letteralmente folgorato dalle nuove teorie che apprendevo e mi ci tuffai con grande convinzione probabilmente anche perché sentivo di essere ormai all'ultima spiaggia, così, ringraziandolo e benedicendolo, cambiai regime alimentare e interruppi l'assunzione dei farmaci ben conscio che quest'ultima mossa mi avrebbe arrecato le pene dell'inferno mi approcciai alla sfida con determinazione. Male che doveva andare avevo il broncodilatatore a portata di mano e se vedevo che la situazione precipitava avrei fatto delle inalazioni di emergenza, ma era la situazione alla quale cercavo di non cedere in quanto avrebbe vanificato tutti i miei sforzi e mi avrebbe fatto tornare al punto di partenza, inizia così il mio anno spericolato in bilico tra la vita e la morte.
Fossi in voi una domanda mi sorgerebbe imperiosa e per chi non se la fosse posta la metto in rilievo: cosa mi ha sorretto ad affrontare pene indicibili per un anno? cosa mi ha dato la speranza per non dire la quasi certezza che ci sarebbe stato il lieto fine? ebbene è stato un piccolo ma per me enorme segnale senza del quale ammetto che probabilmente mi sarei arreso dopo 10 -15 giorni dall'inizio del percorso ritenendolo inefficace e tornando ad essere onnivoro e farmacologizzato, il segnale fu una piccola (in termini di percentuale) apertura nasale con annesso riscontro olfattivo, la poliposi nasali con perdita di olfatto e gusto è un altro tratto distintivo della fibrosi cistica, per me che da decenni non sapevo cosa significasse l'aria fresca che passa attraverso il naso e riuscire ad avvertire odori, non riuscivo a distinguere se erano buoni o cattivi, comunque fossero, erano sublimi! probabilmente era come la reazione di un cieco che appena riacquistato un barlume di vista resta abbagliato anche da una fioca lucetta. Quindi, fortunatamente qualcosa si smosse quasi simultaneamente con l'inizio del percorso e fu la causa determinante che mi avrebbe fatto stare in trincea non per un anno bensì per i secoli dei secoli, ora si trattavo solo di resistere agli assalti della belva, la quale avendo ricevuto un'ingiunzione di sfratto non sembrava minimamente intenzionata a mollare, piuttosto che sloggiare mi avrebbe portato via con se. Immaginate di avere un cappio stretto intorno al collo appeso al soffitto e sotto di voi un precario sgabello sul quale riuscite a stento ad appoggiare la punta dei piedi badando di non cedere neanche di un millimetro affinché il cappio non si restringa ancora ulteriormente, questa era la mia condizione 24 H su 24 il verbo dormire era come un miraggio dell'assetato che vede un pozza d'acqua nel deserto la respirazione era diventata un gesto meccanico non spontaneo quasi involontario come dovrebbe essere, quando ti manca l'aria in realtà avviene che l'aria ti resta imprigionata nei polmoni, non riesci ad espirare completamente la gravità delle crisi era in base alla quantità d'aria che riuscivo ad espellere aumentando così la capacità per l'inspirazione successiva, come un tiro alla fune continuo dove si lotta sul filo dei centimetri, tra me e la belva si era instaurato un rapporto tipo il film l'esorcista dove appunto tra l'esorcista e il demone si era instaurato un rapporto alternato tra minacce e inganni persuasori, sembrava dirmi "Su dai fatti uno spray così ti fai una bella dormita e quando ti svegli te ne fai ancora qualche altro e vedrai che entrambi potremo restare ancora un po' in questo corpo" poi vedendo che lo ignoravo e si irritava scatenandosi ancora di più minacciava "Ah sei ostinato ! in tal caso sappi che lo lasceremo entrambi subito", persino zio Franco (il mio mentore) preoccupato dalla drammaticità di quei momenti e messo sotto pressione a mia insaputa (ma comunque lo intuivo e facevo il finto tonto per non irritarmi) da mia madre, mi seguiva con apprensione e mi consigliava qualche passetto indietro, tipo qualche assunzione medicinale o qualche trasgressione alimentare e io lo tranquillizzavo destituendolo da ogni responsabilità e assicurandolo che andava tutto per il meglio. Insomma amici è il caso che mi fermi dopo avervi illustrato circa 1 millesimo delle sfumature di tutta la vicenda, alla fine la belva è sloggiata ed io sono restato ma lei sarà sempre in agguato da qualche parte pronta a approfittare di qualsiasi momento di debolezza solo che adesso so come fronteggiarla e sara molto difficile che possa sopraffarmi, scusatemi se vi ho estenuato e sopratutto se concludo con un pensiero un po' spavaldo e sbruffonesco, mi sa di aver imbroccato il sentiero dell'eternità.
Sono disposto a dare ulteriori informazioni, incoraggiamento ed aiuto a coloro che me lo richiederanno.
Tel. 349 3720064 - enzo_spataro@libero.it


Enzo Spataro